"La Cura condivisa" presentata alla Fondazione Stelline

Questa mattina, 25 ottobre, alla Fondazione Stelline di corso Magenta a Milano si è tenuto il convegno “Progettare insieme per consolidare la rete”, organizzato da Auser Regione Lombardia.  In questa occasione Auser Lombardia ha fatto il punto sui progetti finanziati da Regione Lombardia e presentati tramite Bando Volontariato 2023-2025;: tra questi anche quello presentato dalla Fondazione Sant’Erasmo come capofila e intitolato “La Cura condivisa”.

Per spiegare i punti fondamentali del progetto, in occasione del convegno moderato da Rosa Romano, è intervenuto questa mattina il direttore generale di Fondazione Sant’Erasmo, Livio Frigoli: a lui il compito di spiegare in pochi minuti in cosa consista “La Cura Condivisa”, che oggi ai suoi primi passi avrà durata biennale e avrà come principali interlocutori 25 anziani del territorio.  All’evento  è intervenuta anche Elena Lucchini, Assessore alla Famiglia, Solidarietà Sociale, Disabilità e Pari Opportunità di Regione Lombardia.

“La cura condivisa. Una rete di sostegno domiciliare agli anziani” è il titolo del progetto presentato dal partenariato che ha Fondazione Sant’Erasmo come capofila e che Regione Lombardia ha premiato con un finanziamento di 99mila euro nel contesto dei fondi dedicati al Terzo Settore per il triennio 2023-2025.  
Il partenariato è composto da Fondazione Sant’Erasmo Ets, ente capofila, Auser Ticino Olona, Uildm Legnano e Associazione “Amici Del Sant’Erasmo”: punto di partenza sono gli indirizzi di riforma socio-sanitaria attivati da Regione Lombardia, che hanno come obiettivo il potenziamento dei servizi territoriali attraverso il rafforzamento della integrazione socio-sanitaria. I 25 anziani che nella prima fase del percorso saranno individuati come utenti finali del progetto avranno in comune la situazione di “povertà”, intesa non solo come carenza di risorse economiche e finanziarie per far fronte alle esigenze materiali e alimentari quotidiane, ma anche e soprattutto come assenza di relazioni sociali, lontananza o mancanza di famigliari, oppure presenza non continuativa del caregiver. 

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